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La vita di un blogger è…on the road.

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21 Maggio 2014 di Alessandra Toni

Una mattina mi trovavo in treno e stavo scarabocchiando qualcosa dopo aver partecipato ad un seminario sul blogging, quando improvvisamente il treno ha iniziato a cambiare forma…anzi, ha iniziato a comporsi di inchiostro e parole su quelle paginette bianche.

Treni…parole…blogging…mi sono chiesta: cosa può avere in comune un blog con il treno?

Oppure, chissà, con un’auto…una bicicletta…una moto.

Immaginiamo di partire insieme per un vero e proprio viaggio: scopriremo come ogni mezzo possa nascondere i segreti per rendere il nostro blog un’avventura magnifica da vivere con i nostri lettori!

Treno

Qualche anno fa mi innamorai profondamente della Scozia e sapete dov’è scattato il colpo di fulmine?

Proprio su un treno. Un treno che attraversava le terre scozzesi, svelandomi le sue magiche atmosfere, la sua cangiante natura, le piane sconfinate e le alture rocciose.

Me ne innamorai, perché quel treno mi mostrò ciò che nessun altro avrebbe mai potuto farmi vedere. Quel treno stava esplorando terre che nessuno poteva raggiungere o attraversare.

Questo deve fare ogni blogger: dare una prospettiva diversa, nuova, piena di sfumature mai viste.

Perché non è vero che le montagne, i laghi, le pianure sono tutte uguali: tutto dipende da come le guardiamo.

Il viaggio parte sempre dal nostro sguardo e solo un blogger capace di esplorare e sperimentare, saprà trovare quel valore che lo renderà davvero unico: sarà così che i suoi passeggeri ricorderanno quel viaggio fatto insieme a lui e non aspetteranno altro che tornarci nuovamente…perché di quei paesaggi non si stancheranno mai.

Esplorare, però non basta: per offrire un viaggio davvero indimenticabile, non dobbiamo essere solo capaci di offrire scenari unici e sorprendenti, ma riuscire a far sentire a proprio agio i nostri passeggeri.

Non dobbiamo essere come quei treni vecchi, sporchi, cadenti: i nostri passeggeri meritano rispetto e calore, altrimenti non vedranno l’ora di uscire!

Dobbiamo curarlo in ogni suo aspetto, dedicargli tempo e attenzione, renderlo bello, accogliente…e fresco: appena avvertiamo quell’opprimente odore di chiuso, apriamo subito i finestrini e facciamo entrare aria nuova.

Teniamo sempre spalancato il nostro occhio sul mondo, cerchiamo di abbracciare tutte le realtà che attraversiamo: non dobbiamo restare fermi nella nostra stazione, ma essere curiosi e spaziare. Scoprire campi diversi, anche lontani dal nostro, perché potrebbero mostrarci nuovi colori con i quali dipingere nuove storie.

Ricordiamoci, poi, che non siamo i soli a correre sulle rotaie del web e che quindi non dovremo mai sentirci come un treno arrivato al capolinea che gode, immobile, qualche successo arrivato.

Il blog è un treno che non si ferma mai, ma se l’ego inizia ad ingrandirsi, lentamente invaderà ogni carrozza, rendendola sempre più invivibile…diventerà proprio come uno di quegli asfissianti e claustrofobici treni regionali delle 7.30 di mattina!

E a noi non piacciono, vero?

Auto

Quanti libri, quanti film hanno raccontato un viaggio fatto in auto?

Tantissimi, perché da ogni viaggio nasce una storia impossibile da dimenticare, scritta con un inchiostro speciale: quello dei ricordi, che resteranno indelebili in chi ha avuto la fortuna di partecipare.

Ed è questo che deve fare un blogger: far nascere ricordi, essere quel compagno di viaggio ideale che tutti vorrebbero avere con sé ad ogni avventura.

Per iniziare, comunque, dobbiamo essere carichi…carichi di passione, tempo e pazienza: è questa la nostra benzina naturale.

Quanta ne servirà?

Più faremo rifornimento, più riusciremo ad andare lontano…ma dobbiamo conoscere bene il tragitto da fare, altrimenti ci perderemo.

Dobbiamo avere una mappa, una rotta da seguire, una strategia che pianifichi il nostro percorso.

Al contrario, però, dei veri viaggi su strade di asfalto, qui stiamo percorrendo quelle mutevoli del web e perciò la nostra mappa deve sempre restare flessibile, pronta per eventuali deviazioni: come dice Riccardo Esposito in questo suo post, dobbiamo “essere pronti a cambiare strada. In ogni occasione”.

Ok, abbiamo fatto rifornimento, impostato la rotta e messo in conto la possibilità di incontrare imprevisti: ora siamo pronti a metterci in cammino…o quasi.

Mancano, infatti, ancora due elementi fondamentali: la musica e la compagnia.

Entrambi, in realtà, rispondono allo stesso bisogno: quello di lasciare un’impronta al viaggio, dargli personalità, creare ricordi ed emozioni.

La musica è lo stile che un blogger dovrebbe far “suonare” in ogni suo post: riconoscibile al primo ascolto, deve sapersi adeguare ad ogni argomento e occasione, saper trasmettere emozioni e lasciare ricordi nei suoi compagni di viaggio.

Ecco, i compagni di viaggio. Gli amici che sono saliti a bordo della nostra macchina per condividere parte del viaggio insieme a noi…parlando, commentando, scherzando, cantando insieme al ritmo della nostra musica.

Il tempo, così, scorrerà più veloce e il nostro viaggio acquisterà un valore davvero speciale.

E se entriamo in riserva?

Non facciamoci mai prendere dal panico: fermiamoci, facciamo rifornimento e riprendiamo quell’energia e quelle idee che abbiamo forse un po’ perso per strada.

Ricordiamoci sempre che il blocco del blogger è solo una paura che esiste nella nostra mente, ma se vi sentite da troppo tempo immobili in una stazione di servizio, leggetevi i consigli di Cinzia di Martino, Alessandro Scuratti e Daniele Imperi.

Bicicletta

Dalle quattro alle due ruote.

Due ruote speciali, spesso utilizzate come metafora della vita dove, per raggiungere grandi risultati, si deve pedalare, salire, scendere. Faticare.

E così vale anche per il blogger.

Innanzitutto, però, cosa possiamo imparare da una bici?

La bici si distingue dagli altri mezzi: è ecologica, fa bene all’ambiente e a noi stessi.

Proprio ciò che deve riuscire a fare un buon blogger: non deve inquinare la rete, ma proporre contenuti di qualità, utili, di valore, riguardo tematiche che conosce bene e sulle quali ha il piacere di scrivere.

Se non lo facciamo, basterà poco perché lo notino tutti…proprio come se uscisse fumo nero da un tubo di scappamento!

A questo punto inizia l’avventura, inizia la sfida.

Affrontare un viaggio in bicicletta, infatti, metterà alla prova la nostra forza, la nostra resistenza, i nostri muscoli. E per farlo sarà necessario allenamento ed equilibrio.

Dovremo sostenere ripide salite, piogge, venti, ma anche discese ogni volta che le cose sembreranno andare meglio…ed è lì che dovremo fare ancora più attenzione: non dovremo prendere quelle strade con troppa velocità, ma mantenere pienamente il controllo sulle nostre due ruote, altrimenti rischieremo di farci ancora più male.

Muscoli e fiato allenati, forza di volontà e una borraccia d’acqua che ci rinfreschi lungo il cammino: quando ci mettiamo in viaggio quella borraccia è sempre piena, ma appena ci accorgiamo che inizia a svuotarsi, riempiamola con ciò che offre la realtà.

Proprio come abbiamo fatto prima sul treno aprendo i finestrini, dobbiamo rinfrescare le nostre idee. Dare nuova linfa all’ispirazione.

E se non troviamo il modo di riempirla da soli?

Lungo la strada potremmo trovare qualcuno che ce la offre con un commento, una condivisione, un consiglio…e questo sarà acqua freschissima per il nostro blog.

 

Moto

Dopo le due ruote ecologiche, passiamo a quelle rombanti di una moto.

Non un semplice mezzo, ma una filosofia di vita che, una volta abbracciata, sarà impossibile da abbandonare.

Questa, per i riders che sfrecciano sulle strade del web e delle parole, è la forza della scrittura.

L‘aria in faccia che fa sentire vivi, l’adrenalina, quell’energia che attraversa ogni parte del nostro corpo, quel percepirsi un tutt’uno con la nostra “moto” e con ciò che ci circonda.

Ciò che ci circonda è la natura, è il mondo che abbiamo il privilegio di scoprire e poi raccontare.

Ma a circondarci, spesso, non ci sono solo paesaggi…

Ci sono gli altri motociclisti che condividono con noi la stessa passione, le stesse strade e con i quali fermarsi durante i nostri viaggi per parlare e raccontarci le nostre esperienze.

Certo, mentre si corre lungo le strade si è soli sulla nostra moto: ma se ci voltiamo, vedremo che c’è una vera comunità [social] insieme a noi…una comunità nata da una passione comune e che, viaggio dopo viaggio, può diventare qualcosa di molto più forte.

Basta solo volerlo.

Prima di scendere in strada, però, dobbiamo essere certi di saper guidare la nostra moto e quindi non prendiamone subito una troppo potente, ma procediamo per gradi, a piccoli passi.

Dobbiamo conoscere bene noi stessi, le strade del web, avere chiaro in mente cosa vogliamo dare con il nostro blog…una volta saliti sopra, infatti, dovremo saper stare in equilibrio e avere pieno controllo sulla sua forza: se fin da subito diamo troppo gas, ad esempio, rischieremo qualche pericolosa impennata o di spegnerla immediatamente.

Una volta imparato a gestire la forza del suo motore, saremo pronti ad affrontare proprio le strade più amate dai motociclisti: non quelle dritte e lineari, ma le più tortuose e piene di curve.

Sono queste le sfide più belle per un blogger: le salite del ciclista, i treni che esplorano spazi nuovi, i tornanti per il motociclista.

Sono i viaggi più duri, ma quelli che riusciranno a ripagarci con i paesaggi migliori.

I paesaggi che mozzeranno il fiato a noi e ai nostri fedeli viaggiatori.

12 thoughts on “La vita di un blogger è…on the road.

  1. Mr Tozzo ha detto:

    Bello, molto bello questo post !!!

    Dei mezzi che hai menzionato io preferisco la bici perché è l’unico mezzo che ti permette di raggiungere posti che con Treno, Auto o Moto non puoi raggiungere (che poi di solito sono i più belli). Certo è più faticoso ma la soddisfazione, una volta raggiunta la meta, sarà maggiore.

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    • Alessandra Toni ha detto:

      Ciao Andrea,
      prima di tutto ti ringrazio, sono felice ti sia piaciuto questo viaggio! 😉

      Sono d’accordo con te: come ho scritto anche nel post, sono proprio le salite, le piogge sulla nostra testa, i venti che sembrano sballottarci per farci perdere l’equilibrio a regalarci, invece, le soddisfazioni più grandi…
      Faticando, senza mai scoraggiarci, verremo ripagati con i paesaggi migliori…e forti di quel traguardo raggiunto, saremo pronti a rimetterci in cammino.

      Grazie ancora! 🙂

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  2. […] Una mattina mi trovavo in treno e stavo scarabocchiando qualcosa dopo aver partecipato ad un seminario sul blogging, quando improvvisamente il treno ha iniziato a cambiare forma…anzi, ha iniziato…  […]

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  3. […] Una Mattina mi trovavo in treno e STAVO scarabocchiando Qualcosa DOPO Aver partecipato ad ONU Seminario sul blogging, Quando improvvisamente il treno ha Iniziato a cambiare forma … anzi, ha Iniziato …  […]

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  4. Daniele ha detto:

    Grazie della citazione 🙂

    Anche io, come Mr. Tozzo, preferisco la bici, una bella mountain bike. Alla fine ci arrivi ovunque, con calma e senza inquinare, ma anche senza spendere troppi soldi.

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    • Alessandra Toni ha detto:

      Eh sì Daniele, anch’io l’ho concepita così: un percorso da affrontare senza fretta, che faccia bene a noi e agli altri…e certo, anche più economico!
      Perché in realtà pagheremo con un’altra moneta, con fatica e qualche crampo (nel nostro caso alle dita e non alle gambe), ma quando arriveremo lassù, su quello sperone di roccia panoramico ad ammirare i colori di una nuova alba, di un nuovo inizio, sorrideremo, risaliremo sul sellino e riprenderemo il viaggio…sempre senza fretta! 😉

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  5. girardihr ha detto:

    Che bella questa chiave di lettura. Il viaggio, con qualunque mezzo, ma comunque il viaggio. In fondo l’avventura non è mai la meta, ma il viaggio stesso. Brava Ale, complimenti!

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    • Alessandra Toni ha detto:

      Ciao Andrea…innanzitutto ti voglio dare il benvenuto! 🙂

      E’ vero, ho sempre creduto anch’io (e non a caso stavo per scriverlo nel post) che il bello di un viaggio fosse nel percorso e non nella destinazione…ma sai quante volte mi è capitato di ricordare con più forza il tragitto rispetto a ciò che ho fatto dopo aver raggiunto la meta?
      Tantissime.
      Certi viaggi ti lasciano un solco profondissimo nella memoria…come quello impresso dalle ruote di quella mountain bike mentre percorre le strade più difficili, ma che poi ci regaleranno le maggiori emozioni…

      Sono felicissima ti sia piaciuto questo viaggio: in quanto a motivare, tu sei indubbiamente un maestro (lo dimostrano i tuoi splendidi post) e posso assicurarti che certi complimenti sono proprio come quell’acqua che rinfresca il ciclista durante il suo percorso.

      Grazie ancora! 😉

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  6. Marius Vilcu ha detto:

    Un articolo scritto ottimamente che riesce a dare una visuale diversa e pienamente condivisibile di quello che il blog, ma più in generale la passione di ciascuno di noi, può rappresentare. Anche io, come già scritto, sceglierei la bici, le soddisfazioni finali sarebbero certamente più gratificanti ^_^

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    • Alessandra Toni ha detto:

      Ciao Marius, benvenuto! 😉

      Ti ringrazio molto, sono felice che questo mio viaggio ti sia piaciuto e sia riuscito a dare una visuale nuova a quella scintilla che, in ognuno di noi, ci fa salire tutti i giorni sul sellino della nostra bici per andare sempre più lontano…

      Grazie ancora! 🙂

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  7. Michael Vittori ha detto:

    Bellissimo ed emozionante post, non c’è veramente altro da aggiungere! E anche io, come te, mi son innamorato della Scozia: stesse sensazioni, cambia soltanto il mezzo, un minibus 😉

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    • Alessandra Toni ha detto:

      Benvenuto Michael,
      che dirti…grazie mille per i complimenti! 🙂
      Sapere che questo post ti ha emozionato mi rende davvero felice…e ora che ci penso, un bus manca proprio ai mezzi che ho citato, dovrò provvedere! 😉

      Grazie ancora Michael e a presto!!

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